Installazione del condizionatore: via libera anche senza il placet unanime dell’assemblea
Fondamentale però che non ci siano problemi a livello di decoro architettonico dello stabile o a livello di rumorosità

Possibile per il singolo condòmino l’installazione del condizionatore su una parete comune del palazzo, pur senza il preventivo consenso unanime dell’assemblea condominiale. A patto, però, che non ci siano problemi a livello di decoro architettonico dello stabile o a livello di rumorosità. Questa la posizione dei giudici (sentenza del 13 dicembre 2024 del Tribunale di Piacenza), chiamati a prendere in esame le obiezioni sollevate in un palazzo da alcuni condòmini, contrari alla delibera assembleare con cui era stato dato il via libera all’installazione di un nuovo condizionatore ad opera della filiale di un istituto di credito presente nell’edificio. I condòmini contrari all’opera hanno evidenziato che l’installazione era stata legittimata da una decisione assunta a maggioranza dall’assemblea allorquando, invece, a loro parere, occorreva un consenso unanime, atteso il regolamento condominiale. Per i giudici, però, non è ravvisabile alcuna illegittimità nel condizionatore contestato, anche perché esso era stato installato tempo addietro, ritualmente autorizzato, senza determinare alcuna alterazione della destinazione della parte o alcuna limitazione illegittima del parimenti uso degli altri condòmini. Pertanto, nella assemblea che aveva disposto lo spostamento del condizionatore, il consesso si è espresso semplicemente regolamentando ed organizzando l'uso del bene comune. Di conseguenza, l’adunanza aveva correttamente deliberato a maggioranza, non essendo necessaria l’unanimità, poiché non si trattava di incidere sui diritti individuali dei singoli proprietari. Tirando le somme, peraltro, l'installazione di un condizionatore su una parete comune non necessita di alcuna delibera o autorizzazione assembleare, non essendo previsto, in tema d'uso dei beni comuni, il consenso dell’adunanza.